sabato 16 gennaio 2016

Letture di Gennaio - Parte 1

Salve lettori!
torno sul blog con due piccole chicche delle quali vorrei parlarvi. Due libri letti nei primi quindici giorni di gennaio, due libri amati che mi hanno conquistata, nonostante siano molto diversi tra loro.

Il giardino delle pesche e delle rose (Joanne Harris)


Questo libro racconta la storia di Vianne Rocher, che avevamo conosciuto in "Chocolat", che aveva lasciato il paesino di Lansquenet sous Tannes per andare a Parigi, in "Le scarpe rosse" e che torna finalmente nel paesino che tanto l'aveva cambiata, in questo ultimo romanzo della trilogia. 
Tornano le atmosfere del paesino piccolo, chiuso, un po' retrogrado e bigotto. Ritroviamo i personaggi che avevamo imparato a conoscere nel primo capitolo, ma li troveremo cambiati, e forse è stato merito proprio di Vianne.
Il personaggio più bello in assoluto è sicuramente Padre Reynaud. Dimentichiamoci dell'uomo chiuso, cattivo e subdolo e troviamo un uomo cambiato, un uomo che forse ha riscoperto cosa voglia dire davvero essere il parroco di una piccola comunità e che finalmente vuole fare il bene dei propri compaesani. 
Al posto dei viandanti del fiume, il paese deve scontrarsi con un altro tipo di intrusi, i "magrebini", e con la loro religione così diversa, così all'apparenza ostile e complicata. 
Intrighi, frasi non dette, segreti e dicerie del piccolo paesino incastreranno Vianne in una rete dalla quale non sembra riuscire a fuggire (o forse non vuole fuggirne).
Un bellissimo inno all'integrazione, all'uguaglianza, alla fratellanza. Ideale per il periodo che stiamo vivendo perché fa capire che il male non si nasconde dietro una religione o una cultura, ma dentro i singoli uomini.
Il finale mi ha sorpresa, incantata, mi ha lasciata a bocca aperta. Completamente inaspettato.

VOTO: 10

L'assassino il prete il portiere (Jonas Jonasson)


Primo libro letto di questo autore che da tanto ambivo e desideravo, e non ha tradito le mie aspettative.
Le avventure di tre personaggi che non hanno apparentemente niente in comune: un assassino appena uscito di prigione, un prete senza religione e un portiere sfruttato sul lavoro. Tra di loro si instaura un rapporto d'affari, che poi diventa un rapporto d'amicizia e che per due di loro sfocia anche in un rapporto d'amore. 
Il loro obiettivo è fare soldi e possibilmente nel modo più semplice che esista. All'inizio ingannano i grandi criminali della Svezia, poi passano ad abbindolare anche i comuni cittadini, riuscendo in maniera stravagante e divertente ad avere donazioni quasi illimitate. 
Il libro si concentra molto sul concetto di "dare-avere". I protagonisti si interrogano su quanto sia giusto ricevere denaro con l'inganno e quanto invece lo sia destinare parte di questo denaro a chi ha bisogno. Cosa porterà loro la felicità?
Tutto questo raccontato attraverso episodi esilaranti, divertenti, di rapida lettura, in uno stile nuovo e molto particolare. Ci affezioniamo ai protagonisti, ed anche a qualche criminale. Il mio personaggio preferito, però, rimane Anders l'assassino che con la sua improvvisa conversione mi ha fatta divertire enormemente.
Uno di quei libri che vedrei benissimo tramutati in film, magari con il simpaticissimo Leslie Nielsen, che purtroppo non c'è più.

VOTO: 9

Spero che questo post vi abbia incuriositi e che darete una possibilità a questi due bravi autori.
Alla prossima!

Vi lascio intanto il mio video sui buoni propositi per il 2016 e i libri che vorrei leggere prossimamente.




2 commenti:

  1. Uh, ma non mi ero accorta che avessi anche un blog!! Vengo a tampinarti anche qui! ^_^ Amo la Harris, ho letto Chocolat qualche anno fa e mi era piaciuto moltissimo, così ho messo in wl anche il seguito ma ancora non l'ho letto. Di Jonasson ho letto "Il centenario... ecc." e mi aveva divertito moltissimo ma avevo un po' paura a riprendere in mano un suo romanzo perché spesso i libri particolarmente geniali ed esilaranti vengono bene una volta sola, e poi nei successivi l'autore cerca di replicare il successo del primo senza riuscirci; nel tuo commento invece ho intravisto gli stessi effetti che aveva avuto su di me "Il centenario", quindi credo che oserò... ^_^

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    1. Allora ti dico la verità: chi ha letto prima "Il centenario" ha detto che questo libro che ho letto io è molto peggio. Quindi non so, è probabile che tu rimanga delusa... Io per fortuna ho letto prima questo, e mi è piaciuto. Non posso che migliorare! Comunque se lo leggi, fammi sapere cosa ne pensi!

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