domenica 19 aprile 2015

Quella vita che ci manca

Salve ragazzi, bentornati!
Torno con una nuova recensione, la scrivo di getto, ancora inebriata dal profumo delle pagine del meraviglioso libro che ho appena terminato, ancora con le lacrime agli occhi e un sorriso sulle labbra. Il libro in questione è "Quella vita che ci manca" di Valentina D'Urbano.

Trama:

Gennaio 1991. Valentino osserva le piccole nuvole di fiato che muoiono contro i finestrini appannati della vecchia Tipo. L'auto che ha ereditato dal padre, morto anni prima, non è l'unica cosa che gli rimane di lui: c'è anche quell'idea che una vita diversa sia possibile. Ma forse Valentino è troppo uguale al posto in cui vive, la Fortezza, un quartiere occupato in cui perfino la casa ti può essere tolta se ti distrai un attimo. Perciò, non resta che una cosa a cui aggrapparsi: la famiglia. Valentino è il minore dei quattro fratelli Smeraldo, figli di padri diversi. C'è Anna, che a soli trent'anni non ha ormai più niente da chiedere alla vita. C'è Vadim, con la mente di un dodicenne nel bellissimo corpo di un ventenne. E poi c'è Alan, il maggiore, l'uomo di casa, posseduto da una rabbia tanto feroce quanto lo è l'amore verso la sua famiglia, che deve rimanere unita a ogni costo. Ma il costo potrebbe essere troppo alto per Valentino, perché adesso c'è anche lei, Delia. È più grande di lui, è bellissima - ma te ne accorgi solo al secondo o al terzo sguardo - e, soprattutto, non è della Fortezza. Ed è proprio questo il problema. Perché Valentino nasconde un segreto che non osa confessarle e soprattutto sente che scegliere lei significherebbe tradire la famiglia. Tradire Alan. E Alan non perdona.

Recensione:

Probabilmente le mie parole non basteranno per descrivere un libro tanto bello. Partiamo dall'autrice: Valentina D'Urbano ha trent'anni ed è italiana, due caratteristiche che potrebbero scoraggiare data la preferenza degli italiani per gli scrittori stranieri e la diffidenza verso gli scrittori giovani. Eppure quest'autrice sorprende per la maturità della sua scrittura, così curata eppure così semplice, una scrittura che ci immerge completamente nell'ambiente che sta descrivendo.
Un utilizzo spietato della lingua italiana, frasi brevi e taglienti, eppure così chiare e così capaci di rendere tutto definito, limpido. Modi di dire dei giovani che abitano la Fortezza, corredati da parolacce e imprecazioni, ci fanno sentire i personaggi più vicini, più concreti.

I personaggi principali sono sei, e ce li ritroviamo davanti agli occhi, li vediamo chiaramente in ogni loro aspetto fisico e caratteriale, li inquadriamo fin dalle prime pagine e proviamo pena, compassione, amore per loro, per i loro difetti e i loro innumerevoli pregi. 
Bellissima la descrizione di Vadim, un ragazzo bellissimo, ma il cui cervello è rimasto quello di un bambino di dieci anni. I suoi atteggiamenti, i suoi pensieri, la postura e i movimenti, tutto è descritto con dolcezza e amore, e chi ha conosciuto persone così, non potrà che riconoscere quegli sguardi sinceri e quelle frasi ingenue.
Per non parlare di Anna, dolce, gentile, comprensiva, ma anche forte, dura, molto intelligente. La sorella maggiore di tre fratelli tanto diversi e tanto problematici. 
Un ultimo personaggio che mi è rimasto nel cuore è Delia: al primo sguardo appare sempre brutta, ma poi guardandola meglio ci accorgiamo che è una bella ragazza, magrissima, spigolosa, con gli occhi scuri profondi come due pozzi. 

La storia di tre tipi di amore, amori sconfinati e infiniti, capaci di superare tutto, persino la morte. L'amore di una mamma per quattro figli nati da tre padri diversi, la sua preoccupazione per loro, lo sforzo per farli sentire parte di un'unica famiglia.
L'amore di Alan e di Valentino per le proprie donne, uno violento e vendicativo, l'altro completo e arrendevole, un ragazzo che per la propria donna donerebbe persino la sua vita.
E infine l'amore fraterno, quattro fratelli diversi, litigiosi, alcuni criminali, altri così ingenui che si prendono solo le conseguenze negative della vita. Eppure così uniti, il bene che scorre tra di loro è qualcosa di tangibile, di profondamente umano, di indistruttibile, di unico e irripetibile.

Una storia meravigliosa di vita, di conquiste, di lotte e di cadute, ma anche di riscatto e di coraggio. 
Un libro che mi ha saputa guidare nella mia vita, con frasi incredibilmente azzeccate, voracemente divorate, immagazzinate, rapite.

Un capolavoro.

VOTO: 10

4 commenti:

  1. Ok!, ho aggiunto alla mia lista dei desideri anche questo! :D

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    1. Decisamente! Sai? Ho anche scritto all'autrice su facebook e mi ha risposto... Ero al settimo cielo! Ahahah

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  2. Bella recensione! Mi hai fatto venire voglia di leggere il libro! E lo dice una che fa parte della schiera "preferisco gli autori stranieri"... ;)

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    1. Guarda l'ho consigliato ad un sacco di persone: ti giuro che tutte sono tornate a dirmi quanto fosse bello!! Prova e vedrai! :)

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