giovedì 22 gennaio 2015

Qual'è la cura alla solitudine e alle preoccupazioni?

Buongiorno a tutti lettori e lettrici che seguite questo blog... Ho deciso oggi di inaugurare una nuova rubrica chiamata "Riflessioni di una lettrice".

Perché ho deciso di creare questa rubrica? Perché questo 2015 è iniziato in una maniera un po' particolare. Ho fatto letture speciali, che fino ad ora mi hanno fatta riflettere tanto, ho trovato nuovi argomenti di discussione, mai scontati o banali, e soprattutto mi hanno insegnato cose nuove, su cui riflettere, pensare e ragionare. 



In particolare leggendo "Giuda" di Amos Oz ho imparato qualcosa di nuovo sulla lotta tra ebrei e arabi, una guerra che va avanti da tanto, troppo tempo. Un argomento sul quale è difficilissimo esprimersi senza far parte di quel mondo. Credo sia complicato giudicare il comportamento dell'una o dell'altra parte, ognuno ha le proprie ragioni, ognuna i propri sentimenti patriottici, il senso di appartenenza ad un gruppo di tuoi simili per idea e religione è qualcosa che difficilmente possiamo sentire senza esserci ritrovati in una situazione tale da doverlo difendere con le unghie e con i denti.

Il libro però parla anche molto della storia di Giuda, di come esso sia visto da ogni religione, quella cattolica così come quella ebrea, come colui che tradì Gesù. Ecco che invece l'autore ci da un'altra interpretazione, totalmente nuova. Da una parte innovativa, dall'altra quasi irrealistica, che però fa riflettere molto anche su temi come amore incondizionato e tradimento.

Giuda: l'uomo che si ritrovò solo, dopo la morte di Gesù, così solo che, ormai sparita ogni sua speranza per il futuro, decide di uccidersi. Solo come i tre personaggi del libro, che vivono insieme, ma parlano tra di loro come se stessero parlando da soli e che poi si chiudono ognuno nelle proprie stanze, in cerca di una pace che non arriverà mai.

Come facciamo allora a trovare la pace, intesa come sicurezza sul lavoro, voglia di portare a termine i propri impegni, capacità di andare avanti con la propria vita anche dopo una tragedia, sicurezza nell'affrontare un futuro che è ignoto per tutti? Esisterà mai un momento nella vita in cui tutto scorre regolarmente e non saremo presi da ansie, pensieri o preoccupazioni?

Forse no, perché il mondo di oggi, con i suoi telegiornali che ci bombardano di immagini di catastrofi e stragi in tutto il mondo, addossando sulle nostre spalle problemi non nostri, non ci permette di vivere pensando solo a noi, alla nostra famiglia, al nostro paese. E forse è un bene, perché no?

Io so solo che quando accendo il telegiornale voglio cambiare canale, perché mi mette di malumore e ne ho già abbastanza di problemi nel mio piccolo per dovermi anche addossare il malumore di altre persone. Nonostante i problemi dell'Italia siano perpendicolarmente opposti rispetto a quelli della Palestina e di Israele, non posso che pensare che in momenti come questi viviamo tutti preoccupazioni e tristezze che non meritiamo.

La mia cura? Ce ne sono diverse, e di solito sono le più semplici. Guardare un bel film comico insieme a mio marito, stringere tra le mani una tazza di tè caldo, fare una passeggiata quando c'è il sole, mettere un velo di rossetto perché "oggi mi sento più bella", leggere, cucinare. E questo non è mettere la testa sotto la sabbia e non pensare a problemi che sono reali, tangibili. Questo è per me l'antidoto alla noia, alla depressione, alla solitudine e alla preoccupazione che ci fa vedere solo il brutto e sempre meno spesso il bello delle cose.



Posso solo dire di essere contenta che questo libro mi abbia fatto riflettere, perché se l'ho fatto significa che l'argomento mi ha istruita e incuriosita a tal punto da dovermi chiedere: e io? Come mi comporto?

Un libro che mi ha insegnato qualcosa è un libro che durerà in eterno, nei miei ricordi e nella mia coscienza.

Spero di riuscire a fare riflessioni simili almeno una volta a settimana, su vari argomenti che la lettura mi porta a considerare e valutare.

A presto lettori, e fate tante belle dolci letture!

3 commenti:

  1. Molto bella questa nuova rubrica! Brava! :) La leggerò molto volentieri!...

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  2. Ci sono dei libri che davvero mettono in noi un semino che poi cresce e mette radici...io ne ho alcuni da cui ho bisogno di attingere continuamente, altri che mi ronzano spesso in testa...

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