giovedì 11 settembre 2014

Splendore

Lettori rieccomi!! Dopo tanto ritorno finalmente sul blog per parlarvi della mia ultima lettura, "Splendore" di Margaret Mazzantini.


Trama:

"Avremo mai il coraggio di essere noi stessi?" si chiedono i protagonisti di questo romanzo. Due ragazzi, due uomini, due destini. Uno eclettico e inquietto, l'altro sofferto e carnale. Una identità frammentata da ricomporre, come le tessere di un mosaico lanciato nel vuoto. Un legame assoluto che s'impone, violento e creativo, insieme al sollevarsi della propria natura. Un filo d'acciaio teso sul precipizio di una intera esistenza. I due protagonisti si allontanano, crescono geograficamente distanti, stabiliscono nuovi legami, ma il bisogno dell'altro resiste in quel primitivo abbandono che li riporta a se stessi. Nel luogo dove hanno imparato l'amore. Un luogo fragile e virile, tragico come il rifiuto, ambizioso come il desiderio. L'iniziazione sentimentale di Guido e Costantino attraversa le stagioni della vita l'infanzia, l'adolescenza, il ratto dell'età adulta. Mettono a repentaglio tutto, ogni altro affetto, ogni sicurezza conquistata, la stessa incolumità personale. Ogni fase della vita rende più struggente la nostalgia per l'età dello splendore che i due protagonisti, guerrieri con la lancia spezzata, attraversano insieme. Un romanzo che cambia forma come cambia forma l'amore, un viaggio attraverso i molti modi della letteratura, un caleidoscopio di suggestioni che attraversa l'archeologia e la contemporaneità. E alla fine sappiamo che ognuno di noi può essere soltanto quello che è. E che il vero splendore è la nostra singola, sofferta, diversità.

Recensione:

Ci sarebbero tante cose da dire su questo romanzo.
Prima di tutto la scrittura: Margaret Mazzantini scrive in modo davvero particolare. Descrive più le sensazione che i fatti reali. Frasi brevi e tante metafore e similitudini che a volte mi rendevano un po' difficile capire che cosa stava accadendo. In altre pagine però le sue descrizioni mi hanno incantata.
I protagonisti purtroppo non mi sono piaciuti molto. Guido e Costantino non sono dei veri omosessuali: si sposano con donne che amano e dalle quali hanno dei figli. Non hanno relazioni con altri uomini se non tra di loro. Quando sono insieme non riescono a resistere e cadono di nuovo preda del loro amore. Forse avrei preferito un amore più vero, un amore che magari li spinge ad affrontare i pregiudizi e venire allo scoperto. O comunque magari potevano avere un matrimonio di facciata. Ma non è così. Mi è sembrato un po' irreale, non saprei spiegarlo bene, ma tutto questo rincorrersi, soffrire, cercarsi, odiarsi, lasciarsi e riprendersi sembrava quasi un cercare i problemi, invece di evitarli o risolverli.
Il finale poi, deludente. Ma non intendo deludente dal punto di vista della scrittura o dal fatto che non è un finale "a sorpresa". Al contrario, il finale è davvero inaspettato, purtroppo però mi dispiace che la Mazzantini abbia voluto far finire il romanzo così, con un accusa poco velata alla Chiesa che sembra sappia solo fare lavaggi del cervello. Non dico altro, altrimenti rovino il finale, ma secondo la mia opinione ci sarebbe non poco da polemizzare!

Ora, rileggendo quello che ho scritto sembra che il libro sia terribile. In realtà non è così. E' un romanzo ben strutturato, che si legge con naturalezza e che narra una storia particolare, intensa, un amore fuori dagli schemi, anche se secondo me poteva essere ancora più "vero". 

Fatemi sapere se l'avete letto e come avete interpretato il finale!

Se volete leggere il mio articolo sull'incontro con Margaret Mazzantini alla presentazione del suo libro "Splendore" cliccate QUI

Di seguito il mio video delle letture di Luglio ed Agosto! Bacioooo




Nessun commento:

Posta un commento